Quando gusti una fetta di panettone o di colomba artigianale, forse, non immagini quanto lavoro e professionalità ci sia dietro. Questo accade perché siamo fin troppo abituati ad avere a che fare con una continua disponibilità di cibo, per la quale ci basta uscire di casa e dirigerci al supermercato più vicino. Raramente ci interroghiamo sulle origini di questo o quell’alimento sebbene dovremmo preoccuparcene di più. A volte non basta dare una rapida occhiata all’etichetta nutrizionale di un prodotto per assicurarci che questo sia conforme alle norme alimentari. Ci vuole competenza, buon gusto e pazienza come hanno dimostrato gli italiani durante le feste natalizie.
Il caso della pasticceria siciliana Fiasconaro
L’impossibilità di uscire di casa e di raggiungere i propri cari hanno spinto le persone a cerca un dolce pensiero online, sfruttando la possibilità di spedire un buon panettone o un ghiotto cesto natalizio via web. È quanto accaduto per colomba e panettone Fiasconaro, la storia pasticceria di Castelbuono conosciuta in tutto il mondo per l’eccezionale bontà dei suoi lievitati. Questa pasticceria di origini siciliane, infatti, ha iniziato a lavorare con uova e farina quando ancora non esistevano i moderni frigoriferi, migliorando di anno in anno la produzione ma senza mai rinunciare alla tradizione. Parliamo di un’azienda a conduzione familiare, arrivata alla generazione dei nipoti del fondatore, che ha trovato il giusto compromesso tra innovazione e tradizione per far sbarcare dolci lievitati come colomba e panettone in tutto il mondo.
Il lockdown trasformato da limite ad opportunità
Con l’arrivo del lockdown la produzione non si è fermata ma ha da subito messo in atto tutte le possibili strategie per resistere alle chiusure forzate. È questo atteggiamento che ha permesso alla Pasticceria Fiasconaro di diventare un marchio di culto tra le scelte di acquisto delle persone e di mandare avanti un’azienda durante un periodo indubbiamente molto difficile. Il merito non va tutto al lockdown che ha impedito le vendite fisiche e aiutato quelle virtuali. Difatti se ci pensiamo bene il 2020 è stata una grande occasione per ripensare i nostri consumi e per guardare oltre il solo aspetto “pandemico”.
Non solo pandemia e limitazioni: ecco la grande lezione del 2020
Se durante l’anno della pandemia i consumi hanno subito una flessione del 30% questo lo si deve certamente all’impossibilità di uscire di casa ma anche ad un nuovo modo di pensare gli acquisti. Una conseguenza molto interessante del lockdown, infatti, ha permesso all’ecosistema naturale di riprendersi i propri spazi e di sensibilizzare maggiormente le persone circa l’inquinamento ambientale. Ecco quindi che scegliere alimenti artigianali, a filiera corta e rigorosamente prodotti con ingredienti genuini diventa una scelta di salute e di sostenibilità.
Risollevare l’economia consumando meno e meglio
Le pasticcerie artigianali come quella dei Fiasconaro, infatti, non puntano a rendere la produzione intensiva ma ad offrire il massimo della qualità con lavorazioni lente e non “aiutate” da ingredienti chimici. I lievitati sono ottenuti da lievito madre, uova fresche e altri ingredienti locali in un circolo “vizioso” positivo, che sostiene le realtà produttive del posto anziché metterle in difficoltà. Scegliere alimenti artigianali e prodotti secondo standard lenti, quindi, è una scelta di doppio beneficio che va a favore della nostra salute e dell’ambiente. Al tempo stesso dirigere i nostri acquisti verso aziende locali nostrane è un piccolo grande supporto alla nostra economia, gravemente messa in ginocchio dalla pandemia. È per questo che, una volta tanto, possiamo essere grati al popolo italiano per aver imparato un’importante lezione da questo 2020, grazie al quale abbiamo appreso che consumare meno e meglio è un vantaggio per tutti che non richiede sforzi o sacrifici.