Chi è diabetico sa bene che ci sono diverse opinioni sulla relazione esistente tra la frutta e la glicemia. Molta infatti sostengono che i soggetti diabetici debbano evitare la frutta poiché questa è eccessivamente zuccherina. In realtà, è vero che un aumento improvviso degli zuccheri nel sangue comporta un brusco aumento dei valori della glicemia; e questa è una situazione pericolosa per chi è diabetico. Tuttavia, non è nemmeno vero che tali soggetti devono evitare di mangiare la frutta. Del resto, questa possiede numerose qualità benefiche per l’organismo e sarebbe un vero peccato non poterne godere. Come in moltissime cose, anche nel caso di pazienti diabetici, occorre trovare il giusto equilibrio nel mangiare la frutta. In questo articolo vedremo dunque qual è la frutta da mangiare col diabete.
Per prima cosa però, vogliamo far chiarezza tra alcuni termini che impiegheremo nella nostra trattazione. Il carico glicemico è il numero di carboidrati che si ricavano da un cibo specifico. L’indice glicemico indica invece la qualità degli zuccheri che si ricavano dai cibi. Normalmente, la quantità di zuccheri ricavati è più importante della qualità di questi, nel caso del paziente diabetico.
Quanto frutta può mangiare una persona con il diabete
Come diretta conseguenza dell’ultima frase espressa nel precedente paragrafo, si deduce che anche una persona diabetica può mangiare la frutta, anche se questa è zuccherina. Infatti, occorre solo regolarne la quantità di assunzione.
Per coloro che soffrono di glicemia alta, infatti, la porzione di frutta giornaliera non dovrebbe mai contenere più di 15 grammi di carboidrati. Questa cifra quindi rappresenta il massimo oltre il quale si entra in una zona di pericolo per la propria salute.
Per quanto riguarda la grandezza della porzione, essa varia a seconda dei frutti scelti. 15 grammi di carboidrati possono essere facilmente raggiunti con un frutto molto zuccherino, mentre se preferiamo un frutto più delicato, possiamo raggiungere questa cifra con 2 frutti. Insomma, occorre stabilire la quantità di frutta da mangiare col diabete giorno per giorno. Un’altra cosa importate di cui tener conto è che la frutta non è tutta uguale. Ci sono tipologie di frutta che sono note per il loro contenuto in fibre e altre che invece ne possiedono solo poche. Sebbene possa sembrare una differenza di poco conto, si tratta di un aspetto molto importante. Il prossimo paragrafo tratterà proprio questo tema.
Come scegliere la frutta da mangiare col diabete
Non è certo un mistero che la frutta faccia bene al nostro organismo. Soprattutto i bambini dovrebbe mangiarne in buone quantità dati i benefici che la frutta apporta proprio alla salute dei più piccoli. Comunque, ci sono alcuni tipi di frutta che possono essere ritenuti più adatti ai soggetti diabetici. Vediamo quali sono.
Innanzitutto vogliamo spiegare che la frutta contiene le fibre. Più è alto il numero delle fibre contenute nel frutto, meno è alto il picco glicemico che si andrà a creare nel sangue. Per questo motivo, chi soffre di una patologia come il diabete, cioè correlata alla quantità di zuccheri che circolano nel sangue, dovrebbe preferire la frutta maggiormente fibrosa.
I frutti più consigliati per chi soffre di diabete sono le mele, le pere, le albicocche, le pesche, i lamponi, le fragole, le nespole e le arance. Mentre sarebbe opportuno che questi soggetti evitassero di assumere i canditi, la frutta secca e quella sciroppata, i fichi, i cachi, le banane e l’uva. Oltre alla frutta, comunque, ci sono anche degli ortaggi molto fibrosi, che sono i legumi come lenticchie, fagioli, ceci e i piselli. Questi hanno lo stesso effetto della frutta fibrosa, quindi abbassano il picco glicemico e garantiscono una maggior salute per l’organismo.