Il bonsai è una pianta in miniatura, resa tale mediante una serie di operazioni atte alla riduzione dell’apparato radicale e fogliare. Questo stile è nato circa 600 anni fa nel Medio Oriente e nel giro di qualche centinaio di anni, è riuscito a conquistare tutto il mondo.
Sia in Italia che in America, i bonsai da interno vengono utilizzati per decorare gli appartamenti: ma è proprio questo il loro vero significato?
Bonsai vuol dire “albero nel vaso” e il vero significato va ricercato nella descrizione nonché rappresentazione di un paesaggio, in miniatura.
I migliori artisti dei bonsai sanno per certo che occorrono diversi decenni per vedere i risultati di operazioni importanti. Quali sono queste operazioni?
Come potrai ben immaginare, le operazioni non sono di certo facili e veloci, ecco perché tutti i principianti che vogliono avvicinarsi a questo fantastico mondo dovrebbero iniziare da una pianta semplice: il bonsai ficus ginseng.
Questo è un bonsai da interno, ovvero può e deve essere posizionato all’interno di un’abitazione.
Perché viene considerato il miglior per chi deve iniziare? Dal momento che riesce a tollerare i problemi dovuti all’irrigazione, alla collocazione e alla potatura, diciamo che è il più resistente e dunque la pianta che si adatta meglio ai problemi dei neo bonsaisti.
Qual’è il modo migliore per iniziare? Ovviamente, il modo corretto per iniziare a coltivare un bonsai di ficus ginseng è quello di recarsi in un negozio specializzato, dove saranno presenti degli esperti che ci daranno le “prime dritte”.
Ci sono anche diversi modi per iniziare a coltivare: sia da seme che da talea. Ambedue i casi sono sconsigliati per chi non ha mai svolto attività di giardinaggio.
Forse l’esperienza più bella viene dalla coltivazione tramite il seme. Ma perché è così sconsigliata?
Far crescere un bonsai dal seme vuol dire aspettare anni e anni prima di iniziare a metterci le mani. Come può un principiante aspettare così tanto tempo prima di inizia a modificarlo?
Le operazioni che devono essere considerate di “routine” sono:
- la potatura;
- l’annaffiatura.
Quelle che prima o poi devono essere obbligatoriamente eseguite sono:
- rinvaso;
- potatura delle radici;
- cura per insetti e malattie di vario genere.
Per quel che riguarda le operazioni che devono entrare nella routine di un principiante dei bonsai, possiamo affermare che non devono essere prese sottogamba. In che senso?
La potatura è l’operazione che toglie ed elimina dall’albero le foglie in eccesso, o quelle troppo grandi o quelle piccole che in qualche modo rendono meno bello il complesso estetico.
Per quel che riguarda l’annaffiatura, bisogna effettuare il tutto in tre step. Nel primo bisognerà bagnare con cura le foglie, nel secondo il terreno e nell’ultimo tutto ciò che rimane.
Come dicevano nel titolo, il bonsai ficus è una cura per tutti. In che senso? Appassionarsi del bonsai vuol dire trasmettergli amore e cura, proprio come faremmo con un bambino o con un animale domestico. I bonsai sono degli esseri viventi, delle piante che possono avere degli ‘alti e dei bassi’, possono stressarsi oppure essere sani e vigorosi.